Khinkali piatto tipico georgiano

Come arrivare in Georgia e non degustare il piatto tipico per eccellenza. Come in Italia si dice “andiamo a mangiarci una pizza” per esprimere convivialità e piacere di passare una serata insieme, così in Georgia mangiare i khinkali è esprimere la voglia di stare insieme degustando qualcosa di buono ed economico davanti ad un buon vino o  una birra ghiacciata con cui ben si accompagnano.

I Khinkali sono all’apparenza dei veri e propri ravioli ripieni di carne dall’origine asiatica, probabilmente importati da Mongoli nella regione caucasica nel 1200 D.C. 

Vengono serviti in grandi piatti unici riposti in mezzo alla tavola e ognuno prende il suo . Per i georgiani è di di rito mangiarne un numero cospicuo pro capite esclusivamente prendendoli con le mani dalla parte in cui si racchiudono. Il turista viene riconosciuti subito se non dalle sembianze dal fatto che afferra la forchetta per infilzarlo. Raccomandazione: non lanciatevi immediatamente a mordere il raviolo o rischierete l’ustione della lingua e del palato compromettendo i giorni a seguire del vostro arrivo in Georgia. Arrivano belli fumanti e  al loro interno si racchiude il brodo con la carne di bovino o di suino o mista. Imparerete che il khinkali va morso allo stesso tempo succhiandone il brodo in modo che non coli al di fuori. Una volta presa la mano o meglio fatta la bocca, non ne potrete più fare a meno. Uno tira l’altro dietro un boccale di birra  o di buon vino rosso locale.

I khinkali hanno usualmente le dimensioni  di un pugno e sono tradizionalmente riempiti con una miscela di carne macinata speziata con semi di coriandolo macinati, cumino, peperoncino e coriandolo fresco . Una volta bolliti, i succhi della carne formano una deliziosa zuppa che come detto si succhia prima di mangiare il raviolo intero con la sua carne a parte  il punto di pasta di chiusura dell’involucro che serve per sorreggerlo in mano.

Ma i khinkali si possono anche fare in casa e se al termine della vostra vacanza vi viene nostalgia della Georgia ( e sicuramente vi verrà) potete cimentarvi nella ricetta che vado a descrivere.

La prima cosa che dovete fare è chiaramente l’impasto. È una ricetta molto semplice incredibilmente facile da preparare: tutto ciò di cui avete bisogno è farina, un po ‘di sale, un uovo e un po’ d’acqua. Pesate la farina in una ciotola capiente e aggiungete un po di sale per insaporire l’impasto. Quindi, fate un pozzo con il dorso di un cucchiaio e rompete un uovo, lo stesso che fareste per un impasto per pasta fatta in casa.

Versare un po d’acqua sulla farina e sull’uovo e impastare fino a quando la farina sarà ben idratata e si formerà un impasto compatto, aggiungendo altra acqua se necessario. Vi consiglio di aggiungere meno acqua di quella che pensate di aver bisogno poiché la farina continuerà a idratarsi mentre impastate e farete il ripieno. Sarà più facile gestire un impasto non troppo appiccicoso. Una volta che si sarà formato un impasto composto, giratelo su un piano di lavoro leggermente infarinato e lavorate l’impasto con le mani per circa 5 minuti. Questo passaggio è fondamentale per sviluppare un livello di glutine nell’impasto che vi permetterà di stenderlo facilmente e formare i ravioli. Noterete che la consistenza cambia mentre continuate a impastare: dovete arrivare ad ottenere un impasto morbido e facile da lavorare. Quando hai finito di impastare, mettilo in una ciotola pulita e unta d’olio (per evitare che si attacchi!), Coprite e mettete da parte. È ora di fare il ripieno!

In una ciotola grande, unite 300 grammi di carne macinata di manzo e 200 grammi di carne di maiale macinata. Se non mangiate carne di maiale, usate 500 grammi solo di carne di manzo. Aggiungete sale e pepe per condire. Mescolare mezzo cucchiaino di semi di cumino insieme a un cucchiaino ciascuno di aglio tritato, coriandolo macinato, peperoncino, timo e coriandolo fresco. Infine dovrete formare  il khinkali! Questo può sembrare il passaggio più scoraggiante in questa ricetta, ma vi assicuro che sembra più difficile di quanto non sia in realtà. Prima di tutto, dovete stendere la pasta. Su un piano leggermente infarinato prendete la pasta e stendetela fino ad ottenere uno spessore di circa 3 mm. Usando un bicchiere  di circa 8 centimetri di diametro, tagliate dall’impasto il maggior numero di rondelle possibile. Con questa ricetta farete circa 20 khinkali.

Una volta tagliate le rondelle, ripassatele con il mattarello e stendetele fino a quando raggiungono circa 10-12 centimetri di diametro e l’impasto è spesso circa 1-2 mm. Non fatelo troppo sottile o aumenterà il rischio che la pasta si rompa e che il ripieno scoppi durante la cottura. Questo è anche il motivo per cui si lavora l’impasto continuamente: crea glutine che consente di allungare l’impasto in modo significativo senza che si rompa. Una volta che l’impasto è stato adeguatamente steso, è il momento di riempire i ravioli. Lavorandoli uno ad uno, prendi circa un cucchiaio di ripieno e posizionalo al centro della rondella di pasta. Usando entrambe le mani, raccogliete un lato dell’impasto, tenendolo a circa 2 centimetri di distanza tra il pollice e l’indice. Prendi l’impasto con la mano sinistra e piegalo e aggiungilo all’impasto con la mano destra, pizzicando per sigillare, creando una piega nel tuo khinkali. Continua questo movimento finché non avrai piegato e pizzicato l’intera rondella di pasta. Ruota la parte superiore del khinkali per sigillarlo completamente. Ripeti la procedura per tutti gli altri rimanenti.

Una volta formati i  khinkali, è ora di cucinarli! Portare a bollore circa 2 litri di acqua salata in una pentola capiente. Usando una schiumarola, immergi i khinkali nell’acqua bollente.

Cuocere i khinkali per un totale di circa 10-12 minuti, fino a quando tendono a salire a galla. Rimuovere dall’acqua utilizzando la schiumarola. Servire subito a tavola con una bella sfarinata di pepe nero appena macinato.


Ristoranti e Pizzerie Italiani a Tbilisi e in Georgia 2021

Sono molti coloro che periodicamente chiedono dove si possa mangiare una pizza o degustare  gastronomia italiana a Tbilisi.

Molti ristoranti Italiani negli ultimi 10 anni hanno aperto e chiuso, gelaterie comprese. Il grande boom turistico dal 2016 al 2019 aveva convinto vari imprenditori ad investire nuovamente sulla ristorazione made in Italy.  Vedremo chi resisterà alla fine di questo storico periodo pandemico, con i migliori auguri per tutti e soprattutto ai nostri connazionali che hanno aperto piccole attività.

Chiaramente il 2020 ha visto in crisi tutto il comparto della ristorazione che ha cercato di resistere a fronte di tanti sacrifici ma poche sono le strutture che potevano permettersi spazi all’aperto.

Grazie ai servizi di  Glovo,  Wolt, Bolt, Yandex molto in voga in città e diventati quasi obbligatori nel 2020 causa pandemia, il servizio di delivery ha tenuto in piedi alcuni esercenti e soddisfatto i molti che desideravano una pizza o una pasta.

Riporto una lista di ristoranti e pizzerie ricavata dai pareri riscontrati in questo periodo da Italiani in Georgia, georgiani e vari expats lovers della cucina italiana.

Pomodorissimo: consta di 2 locali moderni in stile trattoria italiana, uno nel viale Rustaveli con dehor all’aperto nella terrazza del centro commerciale che si afafccia su via Griboedov e l’altro nel rinnovato viale Chavchavadze. Qui troverete tutti i tipi di pasta e pizza. Molto apprezzato dai georgiani e non.  Link

Prego : ubicato in via Barnovi 84, Tbilisi, distretto di Vera, uno dei primi ristoranti pizzeria che ancora sopravvive. Link

Piano : ubicato nella via Tabidze 14, vicino alla piazza della Libertà in pieno centro. Link

Silvio d’Italia : ubicato all’interno della Galleria centro commerciale a pochi passi alla Piazza della Libertà, Viale Rustaveli 2, Tbilisi. Link

Pinzeria by Bontempi: per molti ma non per tutti, la speciale pizza o meglio pinza di Bontempi nel locale ubicato nella nuova movida di Tbilisi, via Petrashvili 1, Tbilisi link

Galleria Italiana, via Marjanishvili 5, Tbilisi link

Osteria Ambrosiana, via Liubliana 17, Tbilisi  link

Pizzetteria da Cosimo, via Gamrekeli 7 (Pekini), Saburtalo, Tbilisi link

Pizzalandia , viale Vasha Pshavela 65, Saburtalo, Tbilisi     link

New entry, nuova apertura a Ottobre 2021, quindi  commenti in merito sono graditi:

VERA ITALIANA Kitchen & bar, via Gogebashvili 49, Vera, Tbilisi: ubicato nel cuore di Tbilisi, offre spazio interno ed esterno. Proprietari e gestione cucina italiane del rinomato chef Enzo Neri.  Cicchetti, antipasti, pasta e pizza i cavalli di battaglia. Da provare. Link

Se vi spostate a Batumi non mancate di andare da Aromi Italiani.

Aromi Italiani , via Nikoloz Baratashvili 6, Batumi link (nella piazza di Medea fronte Mc Donald) che visti i tanti commenti posso dire che vince il premio di miglior pizza 2020 con chiusura di babà al rhum per i più golosi. Il rapporto ambiente, locale, servizio, prezzo è ottimo.

Se conoscete nuovi posti non mancate di segnalarlo nei commenti e sarò lieto di aggiungerli alla presente lista.


Tbilisi Georgia Carta d’Identità o passaporto

La Georgia e Tbilisi da qualche hanno non sono più un mistero nel panorama turistico internazionale. Nel 2018 e 2019 si sono registrati picchi record sul movimento turistico mai raggiunti prima dalla nazione caucasica che ha visto negli aeroporti di Tbilisi e Kutaisi un traffico di voli regolari e charter in esponenziale aumento.

Raggiunti i sette milioni  e mezzo di turisti annui, la recente pandemia ha portato il crollo di quello che è il comparto chiave per lo sviluppo dell’economia locale.

Nel panorama del turismo italiano, si incomincia a parlare seriamente di Georgia dall’estate 2015 come sono stati aboliti i visti d’ingresso per i cittadini italiani e di seguito fu permesso l’ingresso con la sola carta d’identità.

Ancora oggi, per via di una serie di esperienze diverse di vari turisti italiani, si chiedono chiarimenti se effettivamente la carta d’identità sia sufficiente per entrare nel paese senza problemi. Vediamo insieme le fonti ufficiali e i casi verificatisi. Consultando l’Ambasciata di Georgia in Italia, l’Ambasciata d’Italia in Georgia, il sito Viaggiare sicuri della Farnesina troviamo testualmente scritto:

I cittadini italiani possono entrare in Georgia senza obbligo di visto per almeno un anno (365 giorni). Documenti necessari:

  •  Passaporto: deve avere validità di almeno 6 mesi successivi alla data di ingresso in Georgia

oppure

  • Carta d’identità: in formato cartaceo o elettronico purché si transiti da paesi Schengen (lista)



E’ chiaro pertanto che se il volo è diretto dall’Italia alla Georgia, qualunque documento si abbia tra carta d’identità e passaporto, si ha diritto ad entrare nel paese. Così pure se si arriva tramite  una coincidenza con transito in un paese dell’area Shengen. I dubbi per molti sono sorti sul transito a Istanbul, Turchia, che di fatto non è un paese Shengen. Istanbul si propone come hub privilegiato tra Italia e Georgia grazie alle ottime offerte della compagnia low cost Pegasus.

Istanbul è spesso il transito preferito per chi non trova voli diretti (che attualmente causa covid-19 non sono in vigore) per arrivare in Georgia in maniera economica. Fatto sta che alcuni italiani con la sola carta d’identità e in transito da Istanbul hanno visto rifiutato il loro ingresso in Georgia, altri hanno speso qualche ora in attesa di controlli ma sono stati lasciati entrare, alcuni non hanno avuto alcun problema.



Di certo la versione ufficiale parla chiaro e in transito da Istanbul o altro paese non rientrante nella lista Shengen, bisognerebbe essere muniti di passaporto. In caso contrario si tenta la fortuna di non trovare un addetto alla frontiera pignolo e ligio al dovere che potrebbe stravolgere il sapore della vostra vacanza.

Pertanto con un volo diretto dall’Italia o con transito da paese Shengen non si pone il problema anche se la versione della Carta d’Identità è cartacea, altro quesito che spesso si ritrova da parte dei viaggiatori. E’ chiaro che il viaggiatore in  possesso della sola Carta d’identità in versione cartacea dovrà aspettarsi un tempo di attesa per l’ingresso  superiore agli altri viaggiatori con passaporto o carta d’identità elettronica, dovendo il funzionario al controllo trascrivere tutti i dati nel sistema.

Un’altra questione che non viene riportata nei vari siti ufficiali e che quindi va richiesta alla relativa Ambasciata prima di partire e se anche per la carta d’identità vige il periodo di validità di almeno 6 mesi dalla data d’ingresso in Georgia.



Anche questo potrebbe essere stato un motivo di rifiuto all’ingresso per alcuni, qualora anche la validità della Carta d’Identità debba essere di almeno 6 mesi dall’ingresso in Georgia. Non è chiaro.

Viste tutte queste premesse, consiglierei di  entrare in Georgia con il passaporto.  Soprattutto coloro che  hanno tempo di viaggiare potranno inoltre visitare le vicine  Armenia (passaporto senza visto) e Azerbaijan (passaporto e visto).

Chiaramente tutti i dati sopra riportati non contemplano la situazione ingressi attuale soggetta alle restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19 ed effettive disponibilità voli. Pertanto invito prima della partenza a visitare le fonti che riporto sotto.


Fonti:

Consolato Onorario Georgia

Viaggiare Sicuri

Wikipedia

Situazione Covid-19 Gov Geo

Ambasciata d’Italia a Tbilisi