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Stalin per ubriacare i russi

Anche se l’atteggiamento ufficiale della Georgia alla figura di Stalin (che era georgiano) rimane strettamente negativa, vi sono varie opinioni divergenti in merito. Questo è il motivo per il quale le immagini di Stalin sono talvolta utilizzate in commercio e in questo caso dai produttori di vino georgiano. Questo nuovo design per l’etichetta della bottiglia è stato recentemente pubblicato da “Packaging of the World” e altri media on-line specializzati.
Il
progetto è stato sviluppato dall’agenzia russa Gran Buro. Quattro vini georgiani – Khvanchkara, Kindzmarauli, Mukuzani, Tsinandali – appaiono con il marchio Stalinskoye Slovo ( “parola di Stalin”). Nelle etichette dei vini leggiamo “prodotto ed imbottigliato in Georgia”, ma il nome del produttore di vino non è visibile. 

“Joseph Vissarionovich Stalin fu il leader dell’Unione Sovietica dalla metà degli anni 1920 fino alla sua morte nel 1953… Era un amante assoluto di vino, soprattutto vino georgiano, “- si legge nel sito web ufficiale.

L’etichetta dei vini offre non solo un ritratto di Stalin, ma anche una delle sue citazioni. Il testo dell’etichetta è per lo più in russo con un minimo di testo in stile georgiano, il che suggerisce che tal vino con tale etichetta è probabilmente destinato alla sola esportazione verso la Russia.

fonte: Hvino news

 

Tabla un ristorante georgiano di classe

Aperto meno di due anni fà, il ristorante georgiano Tabla si distingue per classe ed eleganza, oltre che per il servizio, nel panorama dei ristoranti e taverne di cucina georgiana a Tbilisi. Vorrei precisare che la differenza è sostanziale, un pò come paragonare la trattoria al ristorante  di un certo livello in Italia.

L’ubicazione è quasi all’inizio del viale Chavchavadze nel distretto di Vake, in un area commerciale rinnovata dove sono nati sia negozi che altri ristoranti e caffetterie. Siamo perciò in zona residenziale piuttosto che turistica ma di facile reperibilità.

Il design del ristorante Tabla è stato molto curato nei particolari, l’architettura georgiana è richiamata in tutta la sua interezza con fascino e buon gusto.

Possiamo dire che il locale si divide in tre settori: all’ingresso si presenta come un bel ristorante tipico georgiano. Vi accoglie subito un cameriere che avvisa che  al piano di sopra non vengono serviti i Khinkali. Questa è già una selezione del consumatore. Infatti i khinkali si mangiano con le mani e accompagnati da una buona birra, sono economici e si prestano a gruppi chiassosi che vogliono spendere alcune ore in compagnia come da tradizione locale. Al primo piano (secondo piano per i georgiani) l’ambiente cambia, il calore del design georgiano si fonde con quello di un elegante e attuale brunch restaurant.  Proseguendo per la sala si passa alla terza parte del locale, dove in un elegante e raffinato ambiente le tavole si presentano con il tovagliato da cerimonia o comunque da ristorante di un certo livello.

Il menù è georgiano, le pietanze sono preparate con cura e presentate in maniera raffinata. Il cibo è di prima scelta, la carta dei vini offre un’ampia panoramica delle migliori cantine georgiane, per non parlare della scelta delle grappe locali qui chiamate Chacha.

Il prezzo è in linea con il trend del locale, ma ne vale la pena per chi vuole fare una bella figura o per un’occasione importante.

Indirizzo: Viale Chavchavadze, 33 – Vake – Tbilisi                                           tel. +995 32 2 60 20 15

good Giudizio finale: Buono – da provare

Credito foto Tabla pagina ufficiale Facebook

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Alaverdi Gremi Khakheti

Questa giornata ci porta nella regione di Kakheti che ha come capoluogo Telavi, famosa in tutto il mondo per i vini e dove risiedono importanti case vinicole. La bellezza naturale della sua valle di Alazani lascia senza fiato.
Splendida gita, ancor più affascinante se si fa durante la vendemmia, ricca di suggestivi colori in primavera e autunno
Partiamo da Tbilisi centro, direzione aeroporto, proseguiamo dritti per alcuni km e svoltiamo a sinistra direzione Telavi, ben segnalata da nuovo cartello stardale. La strada è molto buona a livello asfalto, limite orario 80 km, 50 e 30 quando si attraversano i piccoli paesi. Passiamo per Ujarma, dove dalla strada si vedono i resti della fortezza dirocata, Paldo, Otaraani, Askilauri, su per il passo di Gombori da dove il panorama del Grande Caucaso ci regala una vista paradisiaca per poi scendere in direzione Telavi. All’ingresso di Telavi svolta a sinistra direzione Akhmeta dove dopo altri 25 km, nella splendida valle Alazani, si erge il Monastero Fortificato di Alaverdi che con i suoi 55 metri di altezza domina tutta la valle.


Purtroppo all’interno del Monastero non è possibile fotografare, le donne se non hanno i pantaloni dovranno indossare una mantella che avvolge le gambe e il capo dovrà essere rigorosamente coperto.
In questo momento la parte esterna si sta arricchendo dei ritrovamenti archeologici di resti che risalono al primi anni del cristianesimo sopra i resti pagani del culto alla luna. Pertanto l’area diventerà ancora più interessante nell’immediato futuro.
Dopo un’ora di tempo fotografico, il minimo che richiede la fortezza per fotografarla dall’esterno nei suoi particolari, come le mura, il monastero, il giardino con il vigneto, entriamo all’interno e come tutte le più importanti chiese cristiano ortodosse caucasiche si rimane schiacciati dalla potenza della nuda pietra su cui affiorano affreschi Cristiani scontornati dal tempo.
Proseguiamo in direzione Gremi che da Alaverdi dista circa 34 km, lasciandoci il monastero di Alaverdi alle spalle, svoltiamo a destra al primo incrocio direzione Lalisquri poi Pshaveli, Sanioro, Napareuli, dritti sino al bivio e svoltiamo a sinistra direzione Lagodekhi e infine sulla strada ci appariraà la fortezza del Monastero di Gremi, riconoscibile per la sua sommità celeste, ubicata sopra una rocca sovrastante il paesaggio che porta all’omonimo paese.


Con il fuoristrada si può arrivare sino all’ingresso principale delle mura della chiesa dedicata agli Arcangeli Michele e Gabriele.
L’interno è molto bello, gli affreschi sono stati rinnovati di recente e regalano un’atmosfera sacrale intensa. Si può fotografare, non ci sono particolari restrizioni. All’esterno il panorama piatto del villaggio di Gremi sulla valle, di sotto, ristorante, piazza e museo valorizzano, se c’è ne fosse bisogno, la sosta. Ritorniamo indietro per Telavi che da qui dista 20 km e ritorniamo a percorrere la strada di ritorno.

Giornata completa.
Km totali 300 circa, tempi minimi 2 h 15 minuti in andata per Alaverdi, 30 minuti per Gremi, 2 ore 15 minuti da Gremi a Tbilisi.

Si può implementare il tour con sosta a una delle case vinicole per una degustazione vini con piatti tipici.

Se si esclude la visita di Gremi si può unire il presente tour con Sighnaghi – Santa Nino e Alaverdi che copre l’intera giornata.